Molte aziende si affidano a Google Ads per attirare i loro clienti, il che è normale, ma in alcuni casi può non bastare.
Le persone spesso vengono da noi perché hanno raggiunto il loro limite. Non possono spendere di più perché non importa quanto del loro budget investono, semplicemente non riescono ad avere più traffico.
Quando hai questo problema, qual è la migliore strategia? La maggior parte delle volte (a seconda del settore) la risposta sono i Paid Social.
Google Ads si occupa di catturare la domanda, Paid Social si occupa di crearla. Quindi, se hai raggiunto il limite massimo su AdWords, continua a leggere i nostri consigli.
Creare Domanda
Potresti avere un prodotto di cui le persone non sanno di aver bisogno. Potresti pensare che lo sappiano, ma se hai problemi nel reperire del traffico, è chiaro che non è così.
I Paid Social ti consentono di scegliere come target specifici gruppi demografici. Puoi usare segmenti di pubblico personalizzati nei social a pagamento utilizzando tutti i dati che hai raccolto dai tuoi precedenti acquirenti da Google Ads.
L’obbiettivo è coinvolgere le persone nel prodotto, puoi farlo ispirando un azione o educando il cliente nell’utilizzo. Trasmetti alle persone la sensazione di FOMO (paura di essere tagliati fuori) mostrando loro com’è avere il tuo prodotto: che si tratti di una testimonianza video o di un influencer che mostra il tuo prodotto, devi in qualche modo mostrare loro che il prodotto esiste e che ne hanno bisogno.
Il Paid Social è un approccio simile allo “sparare al buio” perché, per sua stessa natura, chiedi alle persone di fermarsi a guardare il tuo annuncio senza che abbiano alcuna intenzione di farlo. Non hanno chiesto di vederlo e ne lo stavano cercando attivamente, quindi dovrai rendere il tuo annuncio il più accattivante possibile per loro, aumentando così la possibilità che si fermino e ne vengano a conoscenza.
Se hai un prodotto di nicchia, il tuo lavoro dovrebbe essere più semplice: sapere chi, dove e come indirizzare il tuo pubblico è metà del lavoro.
Trovare la piattaforma giusta
Una volta identificato il tuo pubblico di destinazione, è tempo di scavare più a fondo e scoprire dove si trovano. Di seguito una piccola guida che può aiutare:
Instagram: gruppo di età più numeroso: 19-24 (20,6%), con 25-29 subito dietro al 16%
Facebook: la fascia d’età più numerosa è 30-45 anni, il 19% degli utenti ha 46-55+ anni
Twitter: fascia d’età più numerosa: 30-35 (42%)
LinkedIn: gruppo di età più numeroso: 35-54 (58,4%)
Pinterest: fascia d’età più numerosa: 50-64 (38%)
YouTube: In Italia, circa il 19% degli utenti di YouTube aveva un’età compresa tra i 16 e i 24 anni. Il 44% degli utenti aveva tra i 25 e i 44 anni
Dopo aver identificato la piattaforma giusta, ora devi assicurarti di creare contenuti giusti per attirarli.
Conoscenza e coinvolgimento
Ora dovrai monitorare il coinvolgimento dei post, poiché non genereranno necessariamente alti livelli di vendita, ma potrebbero generare coinvolgimento sul tuo post.
Come con la maggior parte dei report, guardare solo una metrica di per sé non ti darà tutte le informazioni dettagliate. Devi guardare una combinazione di metriche per vedere il quadro generale.
Se un post riceve molti mi piace ma non molte condivisioni, non significa necessariamente che ci sia un problema, devi solo guardare lo scopo per cui è stato creato il post.
Spesso è utile impostare un obiettivo per ogni post, ad esempio cosa vuoi che facciano i tuoi clienti. Mi piace, condividi, click, tag? Una volta identificati i tuoi obiettivi, utilizzali per monitorare le prestazioni delle singole metriche.
Anche se potrebbero non portare a una vendita immediata, stanno potenzialmente generando consapevolezza nel marchio che si può traslare in vendite attraverso altri percorsi.
Ritorno sull’investimento
È sempre difficile definire cifre esatte da investire per i social. Molte persone interrompono o riducono drasticamente la spesa sui canali social quando scoprono che le vendite dirette non sono come su Google Ads, non vedendo il quadro generale.
Naturalmente, puoi utilizzare Google Analytics per monitorare e analizzare le vendite dirette sui social, ma da questi dati non puoi sapere se qualcuno ha visto/interagito con uno dei tuoi annunci social e poi ha visitato il sito da Google per effettuare un acquisto.
Quindi dovresti sempre vedere il quadro generale. Da quando hai iniziato a fare pubblicità sui social, le tue ricerche organiche sono aumentate? o il tuo traffico web diretto è aumentato?
Assicurati sempre di controllare attentamente tutte le metriche.
Conclusione
Crea la domanda, comunica al tuo pubblico di destinazione perché ha bisogno del tuo prodotto e diglielo nel modo più corretto in base alla fascia d’età e sulla piattaforma social giusta. Monitora attentamente i risultati delle tue campagne pubblicitarie.
Se stai cercando aiuto per gestire le tue campagne pubblicitarie, contattaci.